1980
PERSONALE GALLERIA S. ROCCO SEREGNO
Moreno è aderente al massimo all’intimo delle cose: ma la sua voce è tenue, mistica quasi con quelle sottolineature quasi acquarellistiche, con quell’aura sognante, nebbiosa, pacata.
Le liriche convivenze dei colori e dei segni sono determinati proprio dalla tenera misura del pittore che si comporta verso la materia, verso la natura con fondi neutri, che a loro volta si configurano secondo gli sfrangiamenti cromatici.
Resta la sostanziale ambivalenza del sogno, del paesaggio in fieri, per cui la materialità del quadro deve essere sottintesa, captata e recepita dall’osservatore.Sono squarci vividi, dove esistono cose, colori che danno vita allo strato figurativo, con un indubbio influsso stimolante sulla natura immaginativa più che sulle strutture visive, una silenziosa pittura di spessore semantico, perfettamente conclusa e circostanziata, malgrado la sensibilità flebile del tono.
R.
Tomasina
Da, Quattro
alla Parete : Centroparete Lissone
…meno decorativo, ma non per questo meno pregnante, tratto a comporre con le immagini più genuinamente consonanti con l’accento delle estetiche contemporanee, è Moreno Mariani: la frattura dei colori, leggeri, toccanti, attenuati, predilige il paesaggio, ma rorido, gonfio di respiro, afroso, dove la particolare spazialità del luogo che vi è contenuto è cromaticamente dominato dalla scacchiera tonale.Sapientemente il pittore crea muraglie ed ombre, invisibili selve, e nel fitto tessuto dei tratti, puri ritmi spaziali, sempre un’astratta geometria governa la struttura del disegno.Abile quindi, Mariani, nel possedere la tecnica, nel renderla duttile alle esigenze della visione.
R. Tomasina
GALLERIA
S. ROCCO SEREGNO 1986
Mariani Moreno geometrizza figure e paesaggi con un linguaggio culturale che ha la sua origine nel cubismo sintetico e nella metafisica con un tessuto pittorico ad olio tonale e chiarista.
P.
Colacitti
COLLETTIVA
ALLA FAMIGLIA ARTISTICA MILANESE 1992
Moreno Mariani con le tonalità sfumate e direi semeghiniane della sua tavolozza, in cui attinge ad una sensibilità fuori dal comune, piena di vita scenico-rappresentativa.Figure di finestre dai vetri dipinti, paesaggi intensi di prospettive e di spazi.
Giorgio Mascherpa
COLLETTIVA
ALLA CIOVASSO 1983
Moreno Mariani, nell’interessante interpretazione d’una poesia di D. Cara, realizza con fughe prospettiche multiple ed un segno esattissimo, una visione urbana inquietante ed angosciosa.
di CID
1998
GALLERY BIJOUX PERSONALE
Il giovane pittore, sia nelle nature morte sia nelle composizioni o nei paesaggi oppure nelle figure, evita dettagli e colori di tipo naturalista sia realista, preferendo la sintesi e l’evocazione dell’immagine piuttosto che la descrizione.
Esalta l’elemento poetico con un cromatismo raffinatissimo e prezioso, tonale d’intonazione chiarista. Alla radice della sua pittura sta la geometria del cubismo sintetico spogliata della molteplicità visiva, d’ogni polivalenza di piani, d’ogni spigolosità.
Moreno scrive poesie e proprio per questo, la sua visione pittorica mira all’essenziale, all’introspezione d’un calmo lirismo. La sua è una pittura più delle mente che dell’occhio.
P.
Colacitti
1998 GALLERY BIJOUX DA IL GIORNO
Il giovane pittore seregnese, una tra i più interessanti artisti brianzoli, esporrà gli ultimi suoi lavori in una rassegna ricca di contenuti.Oli, tempere e disegni dai quali traspare uno stile ed una cromaticità davvero originale.Sia nelle nature morte sia nelle composizioni o nei paesaggi i colori tenui e sfumati evocano impressioni e sensazioni particolari. Moreno Mariani è riuscito con il passare del tempo ad acquisire una ben precisa collocazione nel variegato mondo della pittura brianzola. Fa parte della Famiglia artistica seregnese, uno dei gruppi più attivi e propositivi.Ha partecipato a numerosi concorsi e rassegne ottenendo sempre ottimi apprezzamenti.
Gigi
Baj
1999
PUNTO E A CAPO
Ora che tutto il colore è diverso e uguale, può uscirne molto di più anche dall’anima d’un poeta contemplatore.
Resta la voglia,di guardare,comprendere, anche dopo aver rivisto, comodamente uno dei miei nuovi quadri.
Non è non sarà mai uguale quello che ora vedi a quello che potrai vedere domani e dopodomani, ma guardalo.
Non ci saranno temi, nelle mie opere, che non riguarderanno il mondo da me conosciuto, ma spero potranno in ogni modo stupirvi, come lo è il mio stupore per il bello ch'è sempre anche se nascosto dentro di noi.
MORENO
Hanno scritto di lui anche per collettive:
Renato Tomasina
Pasquale Colacitti
Gigi Baj
Giorgio Mascherpa
Giuseppe Frangi
Nicola Sebastio
Gino Traversi
Giorgio Seveso
Anna Roda